Alla Macchjia 'e ru Castellu

    Ieri sera in un post parlavo delle antiche, artistiche fontane pubbliche collocate a partire dal 1904 nel nostro centro storico in occasione della costruzione della rete idrica comunale su progetto dell'ingegnere Stanislao Martucci che , oltre a fornire l'acqua potabile per gli usi civili costituivano veri e propri centri di socialità.  Oggi, rimettendo ordine nel mio archivio fotografico digitale mi sono imbattuto in questa bellissima foto che ci mostra la fontana " 'e ra macchjia 'e ru castellu" Il muro alle spalle è quello del palazzo del notaio MIgnaccio, poi dei notai Ambrosio e poi del cavaliere Pirito) , nello slargo antistante la casa di zio Luigi Scigliano e dell'arciprete don Peppino Pitaro. 
     L'istantanea  conferma della "funzione sociale" della infrastruttura. Vi compaiono infatti Mariannina Scigliano, figlia di zio Luigi e quindi cugina di mio padre, il signor Salvatore Loria che abitava  nella casa di fronte e una bambina che potrebbe essere una nipotina di Mariannina. Come si può vedere, almeno in questa occasione, la fontana non era utilizzate per l'approvvigionamento di acqua, ma al massimo per bere, me, più probabilmente, a giudicare dalla decisione del signor Loria di sedersi comodamente ne pressi della stessa, appunto come "salotto", luogo di conversazione, di scambio di informazioni sulla vita paesana. di consegna del testimone della storia e delle tradizioni dl paese tra le diverse generazioni. 
    Un plauso e un ringraziamento all'ignoto fotografo autore di questo stupendo, importantissimo, storico che oltre a fornirci preziose informazioni quasi fosse un libro di storia, ci fa rivivere le emozioni di uno struggente, florido passato.