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 giovedì 2 ottobre  2025

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  ULTIME NOTIZIE

ADDIO A ROSINA RUGIERO 

UN MURALES DI FILOMENA GUZZO IN VIA DESTRA 

PASSATA LA FESTA ........ DIVAGAZIONI SEMISERIE

IL FATTO  

 Ricordi di Santa Rania
                                   RIMEMBRANZE

Caccuri a settempre
                


 

 





 






 

                                   IL FATTO 

PASQUALE TRIDICO PRESIDENTE: ULTIMA SPES PER LA CALABRIA

  Cari compagni, cari amici, cari compaesani,
come ben sapete, domenica 5 e lunedì 6  ottobre si vota per l'elezione del presidente della Regione Calabria e per il rinnovo del consiglio regionale. I candidati alla carica di quello che i giornalisti in vena  di facezie chiamano  "Governatore" sono 3, ma ovviamente, la sfida vera  è tra Roberto Occhiuto, ex democristiano, ex popolare di Martinazzoli,, ex popolare  di Buttiglione, ex CDU, ex Forza Italia, poi nel Centro Cristiano Democratico di Casini  eletto presidente della Regione il 29 ottobre del 2021, dimessosi inspiegabilmente  dalla carica che i calabresi gli avevano affidato il 31 luglio c.a.  e incredibilmente  ricanditatosi lo stesso giorno alla carica dalla quale si era appena  dimesso, appoggiato dallo schieramento di Centro - destra e  Pasquale Tridico, calabrese di Scala Coeli, professore  di politica economica e di economia del lavoro all'Università Roma Tre, ex presi
dente dell'INPS, parlamentare europeo per il centro - sinistra .
   Roberto Occhiuto, che si ricandida alla presidenza della Regione, ha governato con un'ampia maggioranza una regione che,  dalla sua istituzione nel 1970 è stata amministrata  per lunghi periodi dai partiti nel quali milita o ha militato in passato e che oggi si colloca agli ultimi posti in Europa in tutte le classifiche, una regione che continua a spopolarsi, con viabilità e  trasporti da terzo mondo,   una sanità pubblica  allo sfascio, aree interne prive dei più elementari servizi, con centinaia di comuni senz'acqua in estate, con giovani che, in assenza di qualsiasi prospettiva per il loro futuro abbandonano la Calabria per trasferirsi in altre regioni. Ormai il destino dei nostri paesi, se non si interviene con tempestività e con competenza è segnato e far qualche anno spariranno dalla carta geografica. 
   Il presidente Occhiuto e le forze politiche che lo appoggiavano e che lo appoggiano, in 4 anni non sono riusciti a risolvere nessuno di questi problemi e le sue inaspettate  dimissioni sono la dimostrazione  lampante di questa  incapacità o impossibilità per cui la sua ricandidatura lo stesso giorno delle dimissioni appare inspiegabile, se non una vera e propria offesa all'intelligenza dei calabresi. Perché dimettersi da una carica che si  ricopre già per ricandidarsi alla stessa lo stesso giorno? 
Se il presidente Occhiuto ritiene di poter risolvere i problemi della Calabria avrebbe potuto farlo restando in carica  in questi due anni di mandato che gli rimanevano  per poi magari ricandidarsi alla scadenza normale senza  perdere mesi preziosi in una campagna elettorale della quale non si sentiva davvero bisogno. 
  Il professore Pasquale Tridico si candida a governare la Calabria forte della sua competenza, della profonda conoscenza dei mali della regione e della positiva esperienza alla presidenza dell'INPS che lasciò con un bilancio risanato , un  esercizio positivo per 7,146 miliardi di euro e un  patrimonio  tornato positivo per 23,22 miliardi. 
  I punti chiave del programma del candidato del Centro sinistra sono la sanità, le aree interne, le Imprese, sviluppo industriale e innovazione digitale, il
lavoro, welfare, diritti sociali e terzo settore, trasporti e infrastrutture, università, ricerca e cultura, l'utilizzo dei fondi del PNRR.
  La competenza, la coerenza e l'onestà intellettuale del professore Tridico sono l'unica speranza per una regione che ha bisogno di un forte shock, di ritrovare la fiducia nei propri mezzi, nelle proprie risorse, l'orgoglio della sua gente fiera e laboriosa  perché, come recita lo slogan coniato dl professore , "
La primavera è una stagione possibile,anche in Calabria, anche nell’Italia estrema. "
Cari compaesani, cari compagni, amministrare un comune, una regione, un paese richiede competenza, conoscenza dei problemi e idee chiare sui mezzi e sulle risorse da utilizzare per risolverli e migliorare la qualità della vita dei cittadini, tutte qualità che il professore Tridico oggettivamente possiede e che gli vengono riconosciute in tutta l'Europa. 
  Poichè il voto è una cosa serie che incide nelle carni del popolo, è opportuno dare il nostro consenso a persone capaci e affidabili come il professore Tridico. 
Se dovessimo scegliere  tra Cicco Simonetta, l'abilissimo politico caccurese del XV secolo conosciuto e apprezzato in tutta l'Europa , fondatore della Cancelleria, della diplomazia e dell' pubblica Amministrazione del Ducato di Milano e un politico che ha già dato prova di scarsa competenza e di incapacità di affrontare e risolvere i problemi   nessuno di noi avrebbe dubbi e sceglierebbe l'uomo "per vìrtù e per lunga pratica eccellentissimo" come ebbe a definirlo Machiavelli. Per questo il 5 e il 6 ottobre votate compatti per il professore Pasquale Tridico e per i candidato del PD Leo Barberio e Alessandra Pugliese. 



L
E GROTTE DI VERZINO:  UN ANTICO PATRIMONIO RUPESTRE

Ci sono ancora paesi della Calabria, anche vicinissimi al nostro, nei quali gente avveduta e innamorata del borgo natio fa uno sforzo per valorizzare il patrimonio culturale ereditato dagli antenati senza gettarlo alle ortiche per inventarsi  improbabili risorse aletrnative dimostrando così di amare davvero le proprie origini, i valori di una civiltà sparente cancellata dall'emigrazione e dalla conseguente desertificazione delle zone interne che meritano, viceversa, un rinascimento e un nuovo umanesimo. 
 E' il caso di Verzino, paese vicinissimo a Caccuri nel quale si è pensato di valorizzare una cinquantina di grotte che, secondo gli autori del video che potete guardare cliccando il link sottostante, risalirebbero a circa 6.000 anni fa, ma che, probabilmente, sono
state scavate in secoli più recente. In ogni caso,  indipendentemente  dalla datazione originaria,  costituiscono comunque un patrimonio di Verzino,  un qualcosa che ha a che fare con la vita, l'economia, la cultura delle popolazioni che abitarono quest'angolo della Calabria degno di essere custodito gelosamente, rivalutato e tramandato alle future generazioni e che può portare in paese un po' di turisti, qualche studioso, qualche troupe televisiva,  dare magari ancora qualche contributo, anche se modesto, all'economia del paese. Una iniziativa certamente  lodevole che purtroppo spesso non trova riscontro in altri paesi come Caccuri, il cui patrimonio rupestre,  molto ricco, e risalente al Paleolitico o comunque, sicuramente al neolitico, viene lasciato al degrado e all'arbitrio di chiunque si crede in diritto di occupare e deturpare una delle antichissime grotte. Sarebbe bello se, invece di costruire nuove "cattedrali nel deserto " o sperperare soldi pubblici per rifare opere magari rifatte di recente consumando altro suolo come è avvenuto negli ultimi decenni, si approntasse un progetto di recupero e di valorizzazione del nostro inestimabile patrimonio rupestre sul quale far leva per porare in paese un po' di gente. Buona visione. 

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                                    Ricordi di Santa Rania
                                   di Peppino Marino

 Una quindicina di anni fa dedicai questi versi a Santa Rania, l'amena frazione caccurese che mi affascinò sin da fanciullo quando la visitai per la prima volta e che ogni volta che ci tornavo, mi sembrava di ritrovarmi in un racconto di Renzo Pezzani. Poi chissà per quale strano scherzo del destino fu anche il posto dove entrai per la prima volta da insegnante in un'aula scolastica. Una esperienza breve, ma ch emi segnò profondamente e rafforzò il legame affettivo con questo angolo di paradiso e con la sua meravigliosa gente. 

 

Scinnennu  i Zifarelli pe’ Caria,
doppu ‘a Serra e ru voscu e la Tabella
c’e sta  ‘na cittadina tantu bella,
‘n angulu ‘e pararisu: Santa Rania.

 Ammasunata supra due timpuni
‘e alive ‘ncorniciata  e de limuni,
‘e gente generosa è populata,
gente cordiale, brava e fatigata.  

‘A prima vota chi ce signu statu
era ‘nu guaglinellu, ‘u cinquant’ottu,
però signu rimastu affascinatu
‘e quattru case, ‘e nu canale, ‘e n’ortu:

 I portigalli e le ficunniane
l’adduru de lu pane già sciornatu;
za Filumena scarbunijava’ lana
e zu Rusariu, ch’era scapulatu,
cu lu zappune ‘ncollo pe’ la via
se ricoglia alla casa a Bemmaria.

Forzi l’adduru ‘e pane o re limune,
o forze e trecce re za Filumena,
o, forzi,   lu canale  o ‘ a puzza ‘e lana, 
hannu  ncantatu tannu, ‘stu guagliune
chi, ‘e chistu paisellu affascinatu,
quannu ha potutu, sempre c’ è tornatu,
sempre cu gioia, sempre cchjiù ‘ncantatu.

 Deci anni doppu, pe’ nu casu stranu
A fare lu maerru m’hau chiamatu
‘ntru paisellu chi m’avia chjiagatu…
e, ogni jornu, sempra cchijù cuntentu,
scinnia cu ‘na vcchiia carretta re Siecentu
a Santa Rania Suttana  e carriava
l’alunni e, re llampere le portava
a Santa Rania Suprana e li mparava  

Ci n’era unu chi mo è nu ‘ncegneri,
avia cinqu’ anni e tanta intelligenza
 era nipote re la za Vicenza
e sempre u sangu me facia’  jettare.

Tannu, l’avissa pijatu pe’ li peri
e a ‘nu muro l’avissari sbattutu
pecchì ‘nun stava fermu ‘nu minutu
e lu maerru,  sempre disperatu, 
se lamentava cu’ la vecchierella.  

“Ohi professò, ‘un te preoccupare
ca mo c’ha trovu io ‘a mericina
ca puru a mia m’ha fattu disperare
e me fa tribulare ogni matina.”

Allura, povarella, za Vicenza,
a bivere le ravari l’acqua santa:
e a Sant’Antoni lu raccumannava, 
ma Franchicellu propriu nun canciava

 Pecchì ‘e tristizie sue eranu fruttu
De tanta intelligenza e poi s’è vista
Ca  ‘a scola ha frequentatu cu’ profittu
S’è laureatu, è ‘nu professionista
Cumu ci ne su tanti a ‘stu paise.

Pero‘,  Santa Rania, locu fatatu, 
‘e alive e de limuni ricamatu‘ntru core e chi te visita tu resti
sia pe’ la gente tua, ca pe’ sti belli posti,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                    


 

 

 

 

ULTIME NOTIZIE  

15/09/2025

          ADDIO A MARIA GIRIMONTE


 
Si è spenta ieri, all'età di 89 anni, la nostra compaesana  Maria Girimonte vedova Loria. Maria era figlia di Paolo Girimonte e aveva sposato Francesco Loria. Era una donna riservata, ma solare, con un profondo senso dell'amicizia, rispettosa e sempre pronta a gratificare di un sorriso, di una gentilezza  amici e parenti. Aveva un bellissimo rapporto di stima e di amicizia  con mia moglie e ogni volta che si incontravano era una festa per entrambe. Con la sua morte rischia di chiudersi per sempre una delle poche case rimaste ancora aperte nel centro storico e nel rione Pizzetto, uno dei pochissimi nei quali può perfino capitare di veder trapelare ancora un po' di luce da qualche finestra. udire una voce umana.  In questi momenti di grande dolore vogliamo far giungere ai figli Antonio, Paolo e Rosa, al fratello Domenico, ai nipoti e ai parenti tutti le  mie più sentine condoglianze unitamente a quelle della mia famiglia. Addio, Maria, e grazie.  


10/09/2025
    ADDIO A ROSINA RUGIERO 



   Ho appreso pochi minuti fa la triste notizia della morte dell'amica Rosina Rugiero che si è spenta serenamente ieri all'età di 89 anni. 
   La commozione è forte. Circa un mese fa  abbiamo avuto l'opportunità, con mia moglie, di scambiare due parole con Rosina
, già ammalata da tempo quando, in occasione di una visita al ristorante La Roccia,  Dora l'ha fatta affacciare alla finestra della sua camera e noi, dal piazzale, abbiamo avuto l'ultima occasione per salutare questa cara amica per l'ultima volta, ma non pensavamo che quello sarebbe stato il nostro addio perché speravamo che Rosina, donna cordiale, dolce, ma forte e determinata, avrebbe avuto ragione del male che ce l'ha portata via. 
  Rosina Rugiero, vedova Sganga, era veramente una donna forte, di carattere che seppe reagire alla grave perdita del marito e prendere in mano le redini della famiglia e dell'azienda che i due avevano costruito con intelligenza e sacrifici e che oggi rappresenta una delle eccellenze caccuresi. 
  Particolarmente legata a mia moglie (le due donne si stimavano reciprocamente) ci accoglieva calorosamente ogni volta che capitavamo nel suo ristorante e ci scaldava col suo calore umano, stima e affetto che ci mancheranno sicuramente tantissimo. 
  Addolorati e profondamente costernati, cingiamo in un forte abbraccio le figlie Dora e Lina, i figli Vincenzo, Gianni   e Michele, i nipoti e i parenti tutti ai quali tutta la mia famiglia vuole far giungere le più sentite condoglianze. 
  I funerali saranno celebrati domani pomeriggio nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. 
  Addio, Rosina, e grazie per l'affetto e la stima. Ti ricorderemo sempre con tanta deferenza. 


05/09/2025
  VINCENZO
LACARIA E' IL NUOVO SEGRETARIO PD DI CACCURI



   Vincenzo Lacaria, (a sinistra nella foto), classe 1999, studente  di storia e filosofia presso l'Unical è il nuovo segretario del Partito Democratico di Caccuri. Il brillante giovane caccurese è stato eletto all'unamimità dal congresso del Circolo di Caccuri celebrato questo pomeriggio nei locali del Centro sociale  alla presenza del segretario provinciale Leo Barberio che nelle conclusioni al dibattito ha illustrato le iniziative del Partito su temi importanti come la difesa delle aree interne, della sanità pubblica, la viabilità e la bonifica delle aree inquinate di Crotone e del Crotonese. 
    Il nuovo giovane segretario che sostituisce nella carica l'autore di queste note, avrà il compito di creare un partito caccurese forte e attrezzato in grado di affrontare le prossime sfide elettorali, a cominciare dal rinnovo del Consiglio regionale e dall'elezione del nuovo presidente delle Calabria e, soprattutto, di riportare la politica in un paese un tempo fucina di idee e di progetti. Con la sua intelligenza, le sue capacità di ascolto e di dialogo con la gente, soprattutto con i giovani, col suo carisma, con l'entusiasmo con il quale ha accettato di impegnarsi in questa esperienza, Vincenzo Lacaria saprà sicuramente riavvicinare i giovani e i concittadini alla politica che non è una cosa sporca come generalmente la si vorrebbe far passare, ma è capacità di ascolto, di  confronto, di mediazione, di progettare il futuro di un paese, di una comunità e di dar  risposte ai bisogni e alle esigenze dei cittadini, di organizzare i servizi, insomma di contribuire a migliorare la qualità della vita della comunità. A noi non rimane che augurare al nuovo segretario buon lavoro  tanti successi e una brillante carriera politica che lo lanci sempre più in alto nel firmamento della politica locale, regionale e nazionale. Un abbraccio fraterno, caro compagno segretario. 

 




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