ANNO 2025 

 

      
                                                               
  gennaio

 

10/01/2025
        PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER L'AMICA ELISA DE MARCO
ALLA POETESSA CACCURESE IL PREMIO "Buone Pratiche 2025" DELLA COMMISSiONE EUROPEA

  Venerdì scorso (17 gennaio) la cara amica, compaesana e vicina di casa Elisa De Marco, presso lo Spazio Europa dell'Ufficio in Italia del Parlamento europeo e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha ricevuto un prestigioso  premio per  una  trilogia poetica dedicata alla donna  in occasione della consegna dei premi internazionali "Buone Pratiche 2025", promossi da Remind in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia.  La cerimonia è stata introdotta dai saluti istituzionali della Vice Presidente del Senato Mariolina Castellone e dall'eurodeputato Dario Tamburrano.
 Elisa, figlia del professore Baldassarre DE Marco, già preside per alcuni decenni della Suola Media di Caccuri e della mia collega Benia Garrupa, ragazza colta e sensibile, è autrice di bellissime liriche alcune delle quali pubblicate negli anni scorsi anche su queste pagine. Come amici e compaesani non possiamo non essere felici ed orgogliosi del successo di questa ragazza che dà ulteriore lustro e decoro al nostro paese, un borgo sperduto "nell'ultima et infima parte  d'Italia", come diceva orgogliosamente Cicco Simonetta, altro figlio illustre della nostra Caccuri nel corso di un'accesa polemica con papa Paolo III,  che tanto ha dato e continua a  dare alla cultura e all'arte italiana ed europea. 
  Ai giovani, alle donne, agli artisti, agi uomini di cultura, agli uomini di Chiesa che hanno reso grande questo paese va tutta la  nostra riconoscenza e la nostra stima. 
  Grazie, Elisa, venerdì scorso ero a Roma, a saperlo sarei venuto senz'altro alla premiazione, ma avrò sicuramente modo di congratularmi di persona con te quando ci incontreremo nel nostro amato rione Croci. Un abbraccio e in bocca al lupo per la tua carriera letteraria. 

                                                                   Febbraio

25/02/2025

IL CIRCOLO PD DI CACCURI DENUNCIA LA MALA SANTA' CALABRESE

  Con un manifesto affisso nelle strade del paese il Circolo PD di Caccuri denuncia all'Opinione pubblica il pietoso stato della "malasanità calabrese"ridotta ormai al punto da negare ai cittadini un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito dall'articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana. " A distanza di quasi due mesi dalla morte di Serafino Congi (il giovane morto qualche settimana fa probabilmente per le difficoltà di trasferirlo tempestivamente in un ospedale attrezzato per  il pronto intervento in caso di patologie molto gravi), nulla è cambiato nella Mala Sanità calabrese", si legge nel manifesto dei democratici caccuresi.  "I pronto soccorso continuano a essere carenti di attrezzature, ambulanze e personale medico, nessuna casa di comunità è stata ancora realizzata e i lavori della Casa di comunità di Caccuri non sono nemmeno iniziati. Le guardie mediche, compresa quella di Caccuri, presentano carenze di personale medico e restano, sempre più spesso, chiuse. Le liste di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici diventano sempre più lunghe e tantissimi pazienti sono costretti a rivolgersi alla sanità privata a pagamento. Tantissimi cittadini privi di adeguate risorse economiche rinunciano a curarsi. In Calabria continua a essere negata la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo."  Fin qui l'atto di denuncia del Circolo del Partito democratico caccurese ch nelle prossime settimane organizzerà altre iniziative per sensibilizzare e chiamare alla mobilitazione e alla lotta i cittadini del territorio, le forze politiche e le Autorità per  affrontare e risolvere efficacemente un problema che si va sempre più incancrenendo e che mette a rischio la salute e la vita stessa dei cittadini. 

 

                                                                        Marzo

  01/03/2025      Addio a Totò Pirito



  Ho appreso con grande tristezza la terribile notizia della morte dell'amico Antonio Pirito. Con lui se ne va un pezzo della mia infanzia, una di quelle figure scolpite nei miei ricordi di bambino e di fanciullo.  Conoscevo Totò da sempre, da quando bambino cominciai ad aprire gli occhi su ciò che mi circondava: uomini, case, strade vita sociale del rione Croci nel quale abitavamo entrambi. Più anziano di me di qualche anno, era figlio di compare Vincenzo  e comare Caterina Loria, due squisite persone alle quali la famiglia di mio nonno Saverio Chindamo era molto legata da un "sangiovanni di battesimo" quando questo legame era considerato più di un legame di sangue al punto che in paese, quando un compare passava davanti casa di un altro compare di sangiovanni, anche se la casa era chiusa o disabitata da anni, si toglieva il cappello in segno di referenza e faceva un leggero inchino. per questo motivo i figli di compare Vincenzo e comare Caterina per mia madre, madrina di battesimo di una i loro, erano quasi fratelli e sorelle e per me dei fratelli maggiori. A rafforzare l'amicizia era anche la piccola differenza di età che ci rendeva anche compagni di giochi e di scorribande in quel luogo ancora selvaggio e incontaminato che era il rione Croci con i suoi dintorni e i legame di amicizia ed affettivo con il più giovane dei fratelli Pirito, il carissimo amico Agostino poi emigrato in Canada. Totòi, trovato un impiego nell' Enel.  si trasferì poi per qualche anno nella vicina Castelsilano e le occasioni di incontro si diradarono, ma negli ultimi anni trovammo il modo di trascorrere ancora qualche giornata insieme e ricordare la nostra infanzia e la gente del nostro rione. La foto che lo ritrae, fu scattata proprio in occasione di una di queste rentré  con un pic nic nella pineta Monache  nel 2012. ieri un amico comune mi aveva detto che era molto ammalato. Purtroppo non ho avuto il tempo di salutarlo ancora una volta da vivo.  Sono davvero addolorato e assieme alla maia famiglia, partecipiamo al dolore 
dell'amico Agostino, della sorella Giovannina, dei nipoti, cugini e parenti tutti. Addiò,Totò, in questo momento mi tornano alla mente le epiche battaglie che come "Cruciari"combattevamo con i ragazzi di "Caccuri " (centro storico) quando tu eri uno dei nostri condottieri, una sorta di eroe omerico, un Ettore, un Achille, nella cui scia noi cruciari ci sentivamo forti e invincibili. Non ti scorderemo. 

                                                                     Aprile

16/04/2025 

 ADDIO A ROSARIO COSCO, AMICO, CUGINO E COMPAGNO 


  Ho appreso con grande dolore la triste notizia della morte del carissimo cugino e amico Rosario Cosco che si è spento nella mattinata di ieri, a Crotone, dove risiedeva da alcuni decenni,  Conobbi quest'uomo, generoso, grande quanto umile, sempre al servizio dei lavoratori e dei pensionati nei locali della Camera del Lavoro di Crotone presso la quale Rosario era impiegato all'ufficio INCA. Negli anni 70, fra le altre cose, facevo anche il corrispondente INCA da Caccuri per cui lo incontravo ogni volta che  portavo qualche domnada di pensione,  di disoccupazione o altre pratiche di patronato. Rimasi subito colpito dalla sua gentilezza, dalla sua disponibilità e dalla serietà con la quale seguiva le pratiche  e dalla pazienza con la quale sopportava le mie sollecitazioni e con la quale mi spiegava l'iter delle varie pratiche e le difficoltà o i problemi che si presentavano di volta in volta e tra noi nacque un'amicizia fraterna. Un giorno mi disse che aveva dei parenti a Caccuri, ma che non sapeva chi fossero né come si chiamassero e che gli sarebbe piaciuto  conoscerli. Rimasi un po' sopra pensiero poi gli risposi che, probabilmente, il sui desideri stavano per realizzarsi e gli chiesi se conosceva alcune persone di Petilia delle quali avevo sempre sentito parlare nella mia famiglia come parenti e se avesse con loro rapporti di parentela. Rosario rimase colpito e mi rispose che erano tutti suoi parenti, al che gli dissi: "Il tuo desiderio si è realizzato: hai di fronte uno di quei parenti caccuresi che stavi cercando", poi gli sciorinai i nostri alberi genealogici dai quali emergeva che i nostri bisnonni materni erano fratelli e che Ferdinando Belcastro, dal quale discendevano i Belcastro di Petilia e quindi anche la madre, era un caccurese, trasferitosi a Petilia in seguito al matrimonio con una ragazza petilina  ed era un fratello di Ciccillo Belcastro mio bisnonno materno,. Rosario accolse la notizia con gioia e da allora oltre alla stima come amici e compagni, anche se militavamo in partiti diversi della sinistra, lui socialista, io comunista, ci legò anche il rapporto di parentela. Qualche tempo dopo conobbi, anche grazie a lui, i fratelli Francesco e Nino,  intellettuali, persone di grande cultura che danno da sempre lustro e decoro alla nobile Petilia. Da qualche anno, purtroppo, dopo il suo pensionamento e la nascita dei patronati on line che resero vano il mio impegno come corrispondente INCA, ci incontravamo sempre più raramente. L'ultima volta è capitato qualche mese fa per strada a Crotone e Rosario mi accennò a problemi si salute che lo affliggevano, ma non sapevo della loro gravità. Poi questa mattina, un amico  mi ha comunicato la ferale notizia. Io e la mia famiglia , profondamente addolorati, vogliamo far giungere alla moglie, ai figli e ai cugini di Petilia le nostre più sentite condoglianze. Vi siamo vicini col nostro affetto e conserveremo il ricordo del cugino Rosario nel nostro cuore come uno dei più belli della nostra esistenza. Addio, Rosario e grazie di tutto. 
I funerali avranno luogo domani 17 aprile alle ore 9,45 nella chiesa di San Paolo  di Crotone muovendo dalla Casa funeraria Monea in via Giovanni Paolo II (Ex via Cutro) 302.  

                                                           MAGGIO

07/05/2025 

ADDIO A ROCO FALBO, LATINISTA, UOMO DI GRANDE CULTURA E PERSONA AMABILISSIMA

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   Ho appreso solo oggi con grande tristezza la dolorosa notizia della morte dell'amico carissimo prof. Rocco Falbo che si è spento nei giorni scorsi a San Giovanni in Fiore dove aveva insegnato nell'Istituto Magistrale e risiedeva da qualche decennio. Roco non era soltanto un uomo di grandissima cultura e di  una proverbiale modestia quasi pudico, ma una persona amabile, un amico carissimo al quale mi legano tantissimi splendidi ricordi. Con Rocco collaborai, negli anni 80, non solo alla sceneggiatura e alla revisione del testo del dramma popolare "I Giudei" che i diversi copisti che avevano più volte trascrittoo il copione a partire da XVIII secolo avevano infarcito di refusi e di errori sintattici   nel quale recitavamo entrambi, lui nelle vesti di Erodi e io in quelle di Nicodemo in una prima edizione e di Giuseppe di Arimatea in una seconda,, ma anche alla messa in scena di alcuni atti unici di Checov e di Peppino De Filippo da Rocco magistralmente diretti. Uno di questi, "Una domanda di matrimonio" del drammaturgo russo nel quale Rocco interpretava il personaggio del collerico Stiepan Stiepanovic Ciubokov, padre della giovane Natalia Siepanovna interpretata da Maria Drago e io quello dell'ipocondriaco e rissoso Ivan Vassilievic Lomov, pretendente della ragazza, rappresentata nel Centro sociale di Caccuri verso la metà degli anni 80, ebbe un  grande successo. La grande cultura dell'uomo, lo scrupolo che metteva in tutte le sue cose, la capacità di calarsi nei vari personaggi e nella loro psicologia facevano di Rocco anche un grande regista. 
   Rocco fu anche l'insegnante di latino di mio figlio alle scuole superiori. Persona colta, umile, amabile, come già detto, aveva per me una specie di culto e mi gratificava di complimenti e stimoli culturali ogni volta che leggeva qualche mio scritto che fosse una poesiola, una sceneggiatura o una ricerca. Con la sua scomparsa il nostro paese perde un pezzo importante e insostituibile della sua storia e della sua cultura, Purtroppo, come spesso accade, avendo saputo in ritardo della sua dipartita non mi è stato possibile dargli l'ultimo saluto, ma mi porterò nel cuore e nella mente per il resto dei miei giorni l'immagine, la voce, la dolcezza di questo carissimo, grande, colto e generoso amico. Addio, Rocco, non ti scorderemo e ti ringrazieremo sempre per quello che hai dato a tutti noi e al tuo amato paese. 

 

10/05/2025
     NUOVO CAMBIO DI GESTIONE  DEL  BAR MERCURI



  
Nuovo cambio di gestione del bar Mercuri. A subentrare nella gestione dello storico bar - pasticceria- gelateria  caccurese meglio conosciuto anche nei paesi vicini come " 'U bar 'e Genio" rinomato, fra l'altro, per la preparazione degli amaretti, è il giovane Rosario Basile, figlio del mio carissimo amico Peppino. Il bar Mercuri che si affaccia su Piazza di Porta Grande, sotto la salita Mergoli, è da decenni una  storica istituzione, un luogo di ritrovo e di socializzazione molto caro ai caccuresi e ai forestieri. Dopo i recenti lavori di ristrutturazione il locale e diventato ancor più bello ed accogliente cosi come si conviene a un borgo illustre come il nostro caro paese. 
 In bocca al lupo per questa nuova impresa, caro Rosario;  sappiamo che sarà un successo e che questo locale diventerà ancor più accogliente, gradevole e sempre più un luogo identitario per tutti i caccuresi ”.
   Grazie, di cuore; di queste cose abbiamo bisogno per promuovere e per far vivere il nostro paese. 

                                                                            giugno

7/6/2025

                                    ADDIO A MARIA SPATAFORA


 
Ho appreso pochi minuti fa la dolorosa notizia ella morte di Maria Spatafora che si è spenta a Crotone all'età di 84 anni.  Conoscevo Maria praticamente da sempre. Nei primissimi anni 50, infatti, nelle more della ristrutturazione della sua casa nel rione Mergoli, la su famiglia abitava in via Sabotino nella casa di Eugenio Mele proprio dirimpetto casa mia. Le nostre famiglie erano molto legate anche per via della parentela. La madre di Maria, Cristina Blaconà era infatti una cugina di secondo grado di mio padre, nipote di Letizia Marino, sorella di nonno Peppino. Maria era una donna socievole, umile, rispettosa e amata da tutti i compaesani. Era altresì una stimata insegnante. Era particolarmente legata a mia moglie e a mia madre. Ogni volta che ci incontravamo era una festa. La sua scomparsa ci addolora profondamente. 
  I funerali saranno celebrati domani 8 giugno, alle ore 18 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. In questi momenti di grande dolore mi stringo ai fratelli Giovanni e Dino, alla sorella, ai nipoti e ai parenti tutti ai quali voglio far giungere, unitamente ai mie familiari, le nostre più sentite condoglianza. Addio cara cugina e collega e grazie per averci voluto bene. Custodiremo il tuo dolce ricordo in uno scrigno come il più caro dei gioielli. 

   E' morta Giuseppina Barone

  Sono stati celebrati oggi pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie,  i funerali di Giuseppina Barone, vedova Falbo che si è spenta ieri all'età di 94 anni. Giuseppina era la moglie del maestro Giuseppe Falbo, meglio conosciuto come Peppino Iaconis, sarto e musicista, animatore di gruppi musicali e concerti bandistici che hanno fatto la stria della musica caccurese e madre dell'amico Luciano Falbo e della compianta Anna Franca. <
  Giuseppina era una donna umile, affabile, socievole che sapeva intrattenere rapporti cordiali con tutti i compaesani  conquistandosi la loro stima e il loro affetto. La sua scomparsa mi ha molto rattristato. In questi momenti di dolore mi stringo al figlio Luciano, ai nipoti e ai parenti tutti ai quali voglio far pervenire le mie più sentite condoglianze. 
Addio, Giuseppina, riposa in pace. 

 

17/6/2025

            ADDIO A CAROLINA LACARIA

  Si è spenta oggi a Saluzzo(CN), ove risiedeva da molti anni, la nostra compaesana Carolina Lacaria. 
 Era figlia del compianto Francesco Lacaria. In questi momenti di dolore voglio far giungere ai familiari e ai parenti tutti le mie più sentite condoglianze. Io e le mai famiglia cingiamo i un abbraccio affettuoso e commosso l'amica Giovanna, il fratello Giuseppe e i parenti di Caccuri. 
Addio, cara compaesana, che la terra ti sia lieve. 

18/6/2025
                       Addio a Nicola Drago


  Si è spento improvvisamente e prematuramente questa mattina Nicola Drago, figlio degli amici Giuseppe (Pino) e Maria Teresa Basile. 
  Nicola aveva compiuto 25 anni ed era in procinto di compiere il 26°. Stamattina l' improvviso malore che lo ha strappato alla famiglia e ai caccuresi che avevano imparato ad amare questo sfortunato ragazzo, nonostante il tempestivo intervento di un'ambulanza forSe anche di un'eliambulanza. I sanitari però non sono riusciti s salvarlo e si son dovuti dolorosamente limitare a costatarne il decesso. 
   Nicola aveva frequentato la scuola elementare in una classe parallela a quella che era affidata a me e, per un paio di anni, le due classi furono aggregate in un modulo didattico con 3 insegnanti su due classi per cui fu anche alunno mio. Il ragazzo si era particolarmente affezionato a me e mi  gratificava della sua stima e del suo affetto. Pur uno strano scherzo del destino, qualche giorno fa, passavo in auto con mia moglie per il rione Parte. Nicola era in macchina col padre, fermo sul margine destro della strada. Mentre passavo una mano si sporse dal finestrino come a volermi intimare  l'alt e mi sentii chiamare. Feci qualche metro, poi temendo fosse successo qualcosa o che avessero bisogno di aiuto sono tornato indietro per qualche metro così il padre mi ha rassicurato dicendomi che Nicola mi aveva volto salutare. Alla luce della terribile tragedia ora capisco che il mio ex alunno, presagendo l'imminente dipartita, abbia voluto congedarsi dal suo vecchio maestro con un atto di deferenza.  
   Grazie, Nicola,  grazie anche per quest'ultimo  atto di riguardo nei  miei confronti. Ti ricorderò sempre con affetto e commozione. 
 Vaglio far giungere a Pino, a Maria Teresa, ai nonni, agli zii, ai cugini e ai parenti tutti le mie più sentite condoglianze unitamente a quelle della mia famiglia. 
 I funerali saranno celebrati domani 19 giugno, alle ore 17, nella chiesa evangelica di Caccuri nell'ex piazza Annunziata. 

18/6/2025
   E' MORTO GIOVANNI GUZZO, UN GRANDE AMICO E COMPAGNO



 
Un altro grave lutto  giunge a funestare questo giugno caccurese. La notte scorsa la  Parca s'è portata via una delle più belle persone che hanno popolato il nostro paese negli ultimi cinquant'anni.  A lasciarci questa volta è un carissimo amico, Giovanni Guzzo che si è spento all'età di 87 anni dopo una vita esemplare  di lavoro e di sacrifici. Con la dipartita di Giovanni perdo un amico carissimo e un compagno leale, onesto, generoso, sempre in prima linea nelle battaglie politiche e sindacali nel nostro paese, un uomo ch per me era quasi un fratello. 
 Conoscevo Giovanni praticamente d sempre, d quando da giovane abitava ancora con la famiglia nel casolare a ridosso della vecchia Conicella tra San Nicola e Rittusa. Figlio di umili contadini, partito praticamente da zero, col suo onesto lavoro comprò, assieme ai fratelli, un suolo in viale convento sul quale si costruì una bellissima casa. Poi tirò su tre figli che studiarono, si laurearono brillantemente  e  oggi sono stimati professionisti. Lavoratore infaticabile, coltivò, fino a qualche mese fa, i suoi poderi . Giovanni era un uomo sincero, leale, solare, col suo eterno sorriso, la sua bonomia e la cordialità. Incline alla battuta, ogni volta che ci incontravamo, dopo avermi salutato con un "Buongiorno professore Giuseppe Marino" che le prime volte scambiavo per uno sfottò visti i rapporti di amicizia che non richiedevano di certo simili convenevoli, ci mettevamo a chiacchierare e a scherzare ricordando i vecchi tempi, le battaglie comuni e l'intensa attività politica nella mitica Sezione PCI di viale convento proprio in un locale di sua proprietà. E pi ancora le battaglie sindacali nei cantieri nei quali Giovanni, provetto e molto richiesto carpentiere specializzato, prestava la sua opera. La sua scomparsa mi provoca un immenso dolore e un nodo alla gola che mi porterò dietro  per parecchio tempo. Assieme alla mia famiglia porgo alla cara consorte Maria Falbo, ai figli Francesco, Ida e Rosanna, ai nipoti e ai parenti tutti, le più sentite condoglianze. 
I funerali saranno celebrati domani, 20 giugno, alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, a pochi metri dalla sua abitazione. 
Addio, carissimo amico e compagno, grazie per tutto quello che mi hai dato, per la tua stima, la tua amicizia, il tuo esempio, la tua testimonianza di inestimabili valori  che mi  sono stati di guida c

 

22/6/2025

    E' MORTA ANTONIETTA PIGNANELLI VEDOVA BELCASTRO



   La Negra Parca ha colpito ancora.  Da una settimana l'orrida "Signora vestita di nero" si aggira per le strade del nostro paese mietendo nostri amici e compaesani. Stamattina, a cadere sotto la sua maledetta falce, è stata Antonietta Pignanelli, vedova Belcastro che si è spenta in contrada Rittusa, a poche centinaia di metri da Zifarelli, all'età di 67 anni, circondata dall'affetto di figlio nuora  e nipoti, dopo lunghi anni di sofferenza.
   Antonietta era una donna buona, generosa, civile. Ebbi modo di conoscerla già negli ani 70, quando sposò il compianto Luigi, figlio di Ferdinando Belcastro, un cugino di mia madre. La famiglia del suocero era molto legata alla mia e a quella di mio zio Vincenzo Chindamo anche per via della parentela.  Quando mio zio che provava un affetto particolare per il cugino Ferdinando tornava da Merano a Caccuri e quando poi, una volta in pensione si stabilì a Caccuri e comprò un pezzo di terra  adiacente il podere del cugino nel quale era ubicata la sua casa, eravamo spesso ospiti di Ferdinando e del figlio Luigi. In quelle occasioni la suocera, Serafina, una donna bravissima e generosa e la compianta Antonietta, preparavano pranzi luculliani per le loro famiglie e per quella di zio Vincenzo, dei miei genitori e per la mia. Allora erano grandi feste e giornate e serate memorabili.  Poi, purtroppo, come succede sempre nella vita, quei tempi felici finirono presto e tragicamente. Zio Vincenzo morì all'improvviso per un infarto fulminante, Ferdinando e Serafina si ammalarono di mali incurabili e ci lasciarono dopo qualche tempo: 2 anni fa ci lasciò anche  Luigi e stamani è stata la volta della cara Antonietta, che da 9 anni era stata praticamente ridotta una larva da una brutta malattia. Due famiglie sfortunate quella di Antonietta e quella dei suoceri che avrebbero meritato bel altra sorte, ma, evidentemente, questo è il destino delle persone perbene speso perseguitate dalla sfortuna. 
  La morte di Antonietta ci commuove nel più profondo dell'animo. In questo giorno di grande dolore e tristezza vogliamo far giungere  alle sorelle e ai fratelli,  al figli Ferdinando e Antonio, ai nipoti e ai  parenti tutti le nostre più sentite condoglianze. 
  Il rito  funebre sarà celebrato domani pomeriggio alle ore 16,30 nella Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Convento). Addio Antonietta, grazie per la tua gentilezza e cortesia. Riposa in pace.