Febbraio 2016 

21/02/2016

            Grave lutto in paese: è morta Teresina Pitaro
 


  
Ho appreso nella tarda mattinata, con profondo dolore, la notizia della scomparsa della cara Teresina Pitaro, vedova Pisano che si è spenta nella notte  a Cotronei dov'era ricoverata da qualche giorno in una clinica per la riabilitazione per i postumi di una caduta di qualche settimana fa. Attendevamo con gioia il suo rientro previsto per mercoledì prossimo, invece non incontreremo più il suo dolcissimo sorriso.  Aveva 92 anni , ma niente lasciava presagire l'imminente fine.  Per me, dati i rapporti che mi legavano a  Teresina, è come se fosse morta per la seconda volta mia madre. Teresina, come la compianta Sofia Pizzuti e Mafalda Parotta, era la madre di un mio carissimo amico d'infanzia che mi accoglieva da fanciullo nella sua casa col suo sorriso, con la sua allegria, con amore materno.  Con lei, fa l'altro, festeggiavamo insieme il compleanno, anche se nati a distanza di 28 anni l'uno  dall'altra, cosa di cui si ricordava sempre.  Era una donna di grande intelligenza, saggezza ed equilibrio, ma quello che colpiva maggiormente era proprio quel sorriso spontaneo, viscerale che metteva a nudo la sua immensa bontà e che non l'abbandonò mai, nemmeno nei momenti più dolorosi della sua esistenza perché quel sorriso era la sua stessa anima. Non dimenticherò mai la generosità,  l'amicizia sincera e la stima profonda che ebbe per me e per la mia famiglia.  In un momento di così grande dolore voglio stringere in un abbraccio commosso il mio caro amico Gennaro Pisano, la cara Rosanna, Serafina e i nipoti tutti. Addio, Teresina, sarà davvero doloroso non ritrovarti più sull'uscio di casa, ma io, ogni volta che passerò per via Principessa di Piemonte, ti rivedrò su quei gradini come se fossi ancora lì a dispensare  il tuo cordiale sorriso. Addio, Teresina, addio per sempre. 

                                                                                                  Marzo 2016 

04/03/2016

E' morto Rino Sellaro



  
Ho appreso  dai social network la la dolorosa notizia della scomparsa del caro amico Rino Sellaro, spentosi a Roma, città nella quale viveva da moltissimi anni. Rino era figlio di Domenico Sellaro, uno dei più grandi artigiani della Calabria che negli anni '40 e '50 del secolo scorso, prima di trasferirsi a Roma, era il sarto caccurese al quale si rivolgevano tutti i signori della zona per farsi confezionare i pregevoli vestiti su misura che solo lui sapeva cucire, oltre che un bravissimo suonatore di flauto. Persona semplice, buona, amico di tutti, Rino traspirava bontà e amabilità da tutti i pori. Con Peppino Nesci al quale era legato da profonda, sincera e duratura amicizia, erano considerati due autentici "monumenti caccuresi" trapiantati nella Capitale. Negli anni '80, quando da amministratore del Comune di Caccuri e della Comunità Montana Alto Crotonese capitavo a Roma per il disbrigo di qualche pratica nei vari ministeri o presso la CASMEZ, Rino e Peppino erano i miei due impagabili punti di riferimento e le mie guide. Di lui conservo tantissimi, bellissimi ricordi. 
In questi momenti di grande dolore sono vicino al caro amico Sandro, alla sorella e ai parenti tutti li voglio far pervenire la mia partecipazione e il mio cordoglio. Addio Rino e che la terra ti sia lieve. 

12/03/2016

 A Caccuri l'assemblea provinciale AVIS


Si sono svolti oggi pomeriggio a Caccuri, nei locali del centro sociale di via Campo, i lavori dell'Assemblea provinciale annuale dell'AVIS, l'associazione volontari sangue,  nel corso della quale il componente dell'esecutivo nazionale prof. Franco Rizzuti ha illustrato il bilancio consuntivo dell'anno 2015 che chiude con entrate pari 658.789,25 euro e quello di previsione per il 2016. Presenti all'iniziativa il presidente provinciale, Rosario Macrì, sindaco in carica del Comune di Belvedere Spinello, la dottoressa Patrizia Leonardo, dirigente del Centro trasfusionale dell'ospedale di Crotone, il presidente della Sezione Avis di Caccuri, dottoressa Carolina Falbo, il segretario regionale Giuseppe Perpiglia e il consigliere regionale AVIS e mio carissimo amico Luigi Cassano. 
  Introducendo i lavori il presidente Macrì ha illustrato i risultati positivi conseguiti negli ultimi tempi tra i quali l'acquisto di due autoemoteche che fanno la spola nei vari comuni della provincia per la raccolta di sacche. Ciò ha consentito anche di superare una sorta di campanilismo dei donatori favorendo l'aumento delle donazioni che nel corso del 2015 sono state ben 6531, delle quali 112 per merito della sezione di Caccuri. Un buon successo che contribuisce all'incremento delle donazioni nell'intera regione che si avvia a divenire auto sufficiente. Il presidente in carica ha ringraziato i suoi predecessori e i dirigenti degli ultimi anni che hanno dato un valido contributo alla crescita di un'associazione che oggi appare in salute e destinata a crescere ulteriormente. E' grazie al lavoro indefesso dei dirigenti e dei soci dell'AVIS di Crotone e della provincia, è stato sottolineato, che oggi si riesce a far fronte alla crescente richiesta di sangue senza mettere in difficoltà le strutture ospedaliere della città, anche se ci sono margini  e le condizioni per risultati ancora più esaltanti. 
L'assemblea ha poi approvato la riduzione del numero dei consiglieri provinciali e la composizione della commissione verifica poteri in vista del rinnovo delle cariche sociali previsto con il congresso che sarà celebrato nel 2017.  



20/03/2016

Palme insanguinate: è morto Angelo Pisano



Domenica delle Palme intrisa di sangue quella di oggi; sangue di un giovane caccurese, il carissimo amico Angelo Pisano perito in un tragico incidente stradale che si è verificato questa questa mattina intorno alle 7, a Sambuceto, frazione del comune di San Giovanni Teatino in provinvia di Chieti dove risiedeva con la famiglia. Lo schianto all'incrocio tra via Roma e via Potenza tra la Ducati Monster del trentaquattrenne caccurese e una'Audi Q5 guidata da una donna,  ci ha portato via uno dei ragazzi più buoni, educati, solari del nostro paese. Ero particolarmente legato ad Angelo che aveva anche recitato in alcune mie commedie verso la fine degli anni '90, un giovane simpatico, allegro, di una bontà d'animo davvero non comune. Ogni volta che ci incontravamo era una festa. Sapere che non avrò più la possibilità di incontrarlo, di chiacchierare un po' con lui e godere della sua amicizia mi addolora profondamente. Un crudele destino ce lo ha strappato proprio nel giorno delle Palme quando Cristo entrò trionfalmente nella città santa di Gerusalemme. Mi piace pensare che anche il nostro Angelo sia stato accolto trionfalmente in paradiso. Di lui serberò sempre un commosso, struggente ricordo. In questo giorno tristissimo sono vicino alla famiglia, ai genitori, ai fratelli e ai parenti tutti. Addio, angelo, ti ricorderò sempre. 

21/03/2016

Una splendida notizia: a breve il restauro di S. Maria del soccorso



Una splendida notizia per il recupero del nostro patrimonio storico e culturale ci viene comunicata dal nostro amico Luigino Ventura, presidente della Fondazione Terzo Millennio. Fra qualche giorno sarà espletata la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori di restauro conservativo delle opere d’arte e degli arredi della chiesa di Santa Maria del Soccorso per un importo di 130.000 euro finanziati dalla Sovrintendenza dei Beni Artistici e Culturali della Calabria. Gli interventi sono finalizzati al restauro di 8 statue e 6 altari, nonché a quello del coro ligneo posto dietro l’altare maggiore e dovrebbero protrarsi per poco più di un anno. Ancora una volta Luigino, dopo quello sui locali del vecchio convento dei padri domenicani al quale la cinquecentesca chiesa caccurese è annessa,  mette a segno un altro colpo destinato a restituirci nel su antico splendore il monumento più antico e più significativo del nostro paese. Credo che tutti noi dobbiamo essere grati a quest’uomo che con umiltà, pazienza, dedizione e competenza si dedica proficuamente, oramai da molti anni, al recupero delle opere d’arte religiosa delle quali il paese può giustamente menar vanto. Un costruttore contro corrente in un mondo nel quale molti altri lavorano per distruggere. 

 

24/03/2016

  L'addio a Angelo Pisano




  
Una folla immensa ha dato oggi pomeriggio l'ultimo saluto al giovane Angelo Pisano deceduto tragicamente domenica scorsa in provincia di Chieti in un incidente stradale. Una folla cosi non s'era mai vista a Caccuri per un funerale. Per avere un'idea bisogna rifarsi a manifestazioni come I Giudei o le più affollate serate di San Rocco. Alla fine della cerimonia funebre, quando il feretro sul quale oltre al copri cassa di fiori bianchi spiccavano la maglia nerazzurra e la bandiera dell'Inter club aveva già imboccato via XXIV Maggio, riempiendo tutto il viale Convento,  la gente continuava ancora a defluire lentamente dalla Chiesa della Riforma. Il rito funebre è stato celebrato dal parroco don Vincenzo Ambrosio e concelebrato da un gruppo di sacredoti tra i quali don Tommaso Mazzei, amato e indimenticato parroco di Caccuri nei primi anni '80, don Franco Lacaria e don Pietro Belcastro di Cerenzia. A rendere onore a uno dei ragazzi  caccuresi più buoni, gentili, educati e generosi  c'era gente di tutti i paesi della zona, oltre, ovviamente, a centinaia e centinaia di compaesani che nel corso della sua breve vita hanno avuto l'occasione di conoscere, apprezzare e amare questo splendido giovane. Tanta la commozione sui volti della gente e tanti gli applausi che hanno sottolineato i passi più significativi del discorsi commemorativi.  Addio, Angelo, vivrai per sempre nei nostri ricordi. 

                                                                                             Aprile 2016 

                                                                                                                 

02/04/2016

L'addio a Pasquale Loria



  
Sono stati celebrati oggi pomeriggio, nell'affollatissima chiesa di Santa Rania i funerali di Pasquale Loria  che si è spento ieri mattina nella frazione caccurese dopo una lunga, crudele malattia. Quando muore un amico carissimo sembra che qualche sconosciuta entità voglia ritardare il più  possibile il momento nel quale ne debbo venire a conoscenza, quasi come a volermi risparmiarmi per qualche ora un grande dolore, così anche in questa occasione ho appreso la ferale notizia solo poco prima di mezzogiorno. Difficile trovare le parole per esprimere la pena, il dolore, la commozione che provo in questo momento. Pasquale era un amico carissimo, un compagno, un fratello quasi ,al quale mi legava un affetto e una stima reciproca davvero non comuni. Qualche anno fa ci incontravamo molto spesso nei corridoi e nelle sale di attesa dell'ospedale Mariano Santo di Cosenza dove Pasquale, accompagnato dal bravissimo figliolo Angelo e mia moglie erano in cura per una brutta malattia. Ricordo l'apprensione di ognuno dei dei due pazienti per lo stato di salute dell'altro, di come si davano coraggio a vicenda e di come io e Angelo cercassimo di dare coraggio a entrambi. Ho sempre pensato e sperato che Pasquale che ce l'avrebbe fatta, che alla fine sarebbe riuscito ad avere ragione di un male così vigliacco e crudele. La sua bontà, la sua dolcezza, la sua  onestà, la sua serietà meritavano in premio una vita lunga, serena  e felice accanto ai suoi cari che ora lo piangono affranti.  In un momento così doloroso stringo in un grande abbraccio la moglie Maria, il figlio Angelo, il padre, mio carissimo amico Angelo, Salvatore e i parenti tutti. Se l'affetto e il dolore degli amici potessero ridargli la vita Pasquale vivrebbe ancora. Per me vivrà per sempre perché il ricordo di questo esemplare amico mi accompagnerà fino al mio ultimo respiro. Addio Pasquale, ti ricorderò sempre e cercherò di mantenere la promessa che ti feci l'ultima volta che ci sentimmo in chat.


 



06/04/2016

Addio a Piero Sperlì


 Ancora una volta una morte crudele e inaspettata ci strappa un amico carissimo, un uomo buono, leale, solare, un medico eccellente come Piero Sperlì, deceduto improvvisamente ieri a Napoli.  Un senso di sgomento e un dolore profondo mi assalgono al pensiero che non incontrerò più questo compagno delle scuole elementari e di tante scorribande per le vie di Caccuri e per quelle di Napoli, città nella quale risiedeva dai primi anni '60 quando il padre, Francesco, sindaco di Caccuri per vent'anni,  direttore prima e poi ispettore didattico si era trasferito con la famiglia. Piero, alle qualità alle quali ho appena accennato, univa una simpatia e un calore umano eccezionale. Tantissimi sono i ricordi che mi legano a lui; dalle avventure automobilistiche per le affollate strade partenopee, compreso un tamponamento a catena nel quale fummo coinvolti  mentre eravamo fermi al semaforo con la mia Simca 100 con Piero alla guida, primi di una lunga fila e un'auto tamponò l'ultima della fila innescando la carambola, al suo curioso modo di studiare passeggiando sul terrazzo di casa sua ai Colli Aminei quando stava preparando l'esame di anatomia e io dormivo in una stanza di casa sua ospite della gentilissima famiglia Sperlì. E poi uno dei suoi primi "miracoli" di giovanissimo medico appena laureato, quando, capitato per caso a Caccuri, lo pregai di visitare mio figlio affetto da una grave forma di tonsillite  proprio alla vigilia di un viaggio importante che dovevamo intraprendere il giorno dopo. Piero lo visitò e gli prescrisse una sola fiala di antibiotico che gli iniettò lui stesso e, notando la mia apprensione, mi assicurò che il mattino dopo avremmo potuto partire tranquilli perché il bimbo sarebbe guarito. Così fu e da allora Eugenio non soffrì più di tonsilliti. Grazie, Piero, grazie per la tua splendida amicizia, per il tuo sorriso, per la stima e l'affetto che hai sempre avuto per me e che ho sempre ricambiato. Custodirò il tuo bellissimo ricordo in uno scrigno della memoria come uno dei più bei regali che la vita mi ha fatto. Addio, amico, ma più che un addio, ti dico ciao perché sarai sempre con me.  Riposa in pace. 


08/04/2016
E' morta Checchina Militerno 





 Si è spenta ieri a Roma la signora Checchina  Militerno, vedova De Marco. Era figlia del cantoniere Militerno e risiedeva a Roma da molti anni, ma tornava spesso al paese natio al quale era rimasta sempre legata. Voglio far giungere assieme agli amici caccuresi che la conoscevano, le più sentite condoglianze alla sua famiglia e alla sorella Adua. 

20/04/2016

E' morto Peppino Benevento





Si è spento questa mattina presso l'ospedale di Crotone dov'era ricoverato da qualche giorno  l'amico Peppino Benevento. Aveva 94 anni.  Persona umile, gentile e modesta, Peppino godeva dell'amicizia e della stima di tutti i suoi compaesani. Per molti  anni aveva lavorato come portalettere  recapitando la corrispondenza nelle campagne caccuresi nelle quali la popolazione viveva sparsa, spesso avendo come mezzo di locomozione solo i piedi. Questo lavoro lo metteva a contatto con la gente che viveva isolata e che non aveva molte occasioni di vedere qualcuno per cui ogni lettera, cartolina, documento recapitato si trasformava in una festa, anche perché la gentilezza e la discrezione, ma anche la cordialità di Peppino rendevano piacevole la sua compagnia. In questo momento di intenso dolore, voglio far giungere al figlio Antonio, ai nipoti, al mio amico Mario Di Certo e ai parenti tutti le mie più sentite condoglianze. 


25/04/2016

Filomena Fazio spegne le cento candeline
  
Auguroni da L' Isola Amena e dal suo webmaster



  
La nostra cara amica e compaesana Filomena Fazio ha festeggiato il suo centesimo compleanno per la gioia dei figli, dei parenti, degli amici e dei compaesani tutti. Filomena è una donna eccezionale che ha sempre unito alla bellezza dei tratti, una bellezza dell'animo tipica di tutta la famiglia Fazio. Donna buona, gentile, affettuosa, è da sempre una grande amica della mia famiglia, di mia zia Eugenia Marino, sua coetanea, di mio padre, dei miei zii e zie, suoi vicini di casa. E' figlia del grande fotografo Vincenzo Fazio che ha immortalato decenni di storia sociale caccurese e sorella dei professori Francesco Antonio, insegnante e valente scultore e Luigi. 
   Filomena è la quarta centenaria nella storia di Caccuri preceduta da altre tre donne, Maria Rosa Perri, Maria Francesca Demme e Maria Antonia Falbo  che hanno superato il secolo tutte negli ultimi trent'anni. 
   Auguro alla cara Filomena ancora tantissimi anni nella salute e nella serenità e colgo l'occasione per salutare affettuosamente, oltre Filomena, il mio carissimo amico e coetaneo Savino e la sorella Antonietta.





                                                                                                      
Maggio 2016 




04/05/2016

L'orafo Guzzo rinverdisce la tradizione dei maestri orafi caccuresi





    Apre sabato 7 pomeriggio, alle 17, in via Panoramica a San Giovanni in Fiore, il laboratorio del giovanissimo orafo caccurese Giovanni Guzzo. 
   Il maestro Guzzo, caccurese, classe 1992, dopo aver conseguito la maturità artistica presso l'Istituto d'Arte di San Giovanni in Fiore, ha ca, per perfezionare le tecniche dell'arte orafa.  Negli anni scorsi ha partecipato a importanti eventi come la mostra "“Cosenza Preziosa” presso il museo delle arti e dei mestieri. Siamo particolarmente fieri di questo nostro giovane concittadino che riprende un'arte tradizionalmente caccurese,  scomparsa da diversi secoli dal nostro paese, ma della quale rimangono numerose tracce in antichi testi e perfino in qualche vecchia guida turistica dei primi anni del secolo scorso che indicava Caccuri come un paese di orafi. Purtroppo, come i maestri campanari, i bottai e altri mestieri che richiedevano arte e competenza. anche gli orafi scomparvero da Caccuri verso il XVII secolo quando si trasferirono a San Giovanni in Fiore e in altri paesi, ma ora il maestro Guzzo riannoda una "storia spezzata", cosa della quale gli siamo molto grati, anche se il suo laboratorio sarà ubicato nella cittadina florense. 
Per impegni precedentemente assunti e irrinunciabili sabato prossimo sarò a Vibo Valentia per cui non potrò presenziare alla inaugurazione, ma la prossima settimana non mancherò di far visita alla bottega del Maestro per stringergli la mano, ringraziarlo e augurargli tutto il successo e i trionfi che  merita. In bocca al lupo, Maestro. 
Chi volesse saperne di più su questo nostro artista può cliccare
qui

07/05/2016

Un grande dolore per la famiglia Marino
E' morta a Buenos Aires Maria Marino


  La morte è sempre difficile da accettare, nonostante sia l'altra faccia della vita e la sua ineluttabile conclusione, ma quando ghermisce una persona ancora giovane e della tua famiglia è ancor più triste e dolorosa. E oggi, ancora una volta ha infierito su di una persona cara di famiglia, la mia prima cugina Maria Marino deceduta improvvisamente a Buenos Aires all'età di 63 anni. Figlia di mio zio Ercole e di zia Vincenza Marullo, ci eravamo visti poche volte nel corso della nostra vita, e sempre in occasione di un paio di sue visite a Caccuri. la prima nel 1971 e la seconda qualche anno fa, ma la "voce del sangue" la si sentiva forte. Maria era una donna bellissima, di grande personalità che nella vita aveva saputo realizzarsi. Veniva volentieri a Caccuri e ci sarebbe ritornata proprio fra qualche giorno se una morte crudele e inattesa non l'avesse rapita all'affetto delle sorelle, dei cugini e dei parenti tutti. Non ho parole per descrivere la tristezza che la notizia mi ha provocato e voglio, anche attraverso questo mezzo portentoso che è internet, far giungere alla sorella Rosanna un abbraccio fraterno   e la mia partecipazione al grande dolore che prova in questo momento per la perdita di una sorella che per lei era anche amica e madre. Cercherò di fare di tutto, nonostante l'enorme distanza che ci separa, per starle vicino e consolarla per quanto possibile in simili circostanze. Addio, Maria e se esiste davvero l'al di là, abbraccia forte, forte da parte mia zia Ercole e zia Vincenza. 

20/05/20\6

Tutto pronto per il raduno dei fedeli di San Rocco



Tutto pronto oramai per accogliere le migliaia di pellegrini che domani raggiungeranno Caccuri per partecipare al convegno degli amici di S. Rocco. Si parla di 20 pullman che da diverse regioni italiane trasporteranno nel nostro paese i fedeli del santo francese eletto a patrono della nostra cittadina e di altre centinaia di città e paesi della Calabria e del resto d'Italia. Questa sera la statua del patrono, assieme alla reliquia giunta in paese tre giorni fa, è stata traslata con un'imponente processione e relativa fiaccolata dal "santuario" nella chiesa di Santa Maria del Soccorso. Una processione molto suggestiva, una festa insolita alla quale sembrava volesse partecipare anche una splendida luna piena che faceva capolino tra le nubi di questo pazzo, assurdo maggio. E domani grande giornata per il paese e per la chiesa caccurese. 


 Accolte a Caccuri le reliquie di San Rocco




Caccuri ha accolto, oggi pomeriggio una teca contenente la statua di San Rocco morto e un reliquario con  una delle tante reliquie del santo deceduto il 16 agosto di un anno compreso tra il 1376 e il 1379 e la cui salma, tumulata a Voghera, fu poi trafugata. Ad accogliere a Canalaci, all'ingresso del paese  i cimeli, scortati dal procuratore nazionale per le reliquie di San Rocco, Costantino De Bellis, c'erano decine di fedeli, la banda e le autorità civili, religiose e militari. Il corteo ha poi raggiunto, attraverso via XXIV Maggio e viale Convento, la chiesa di Santa Maria del Soccorso dove il parroco don Vincenzo Ambrosio ha celebrato una messa solenne. Venerdì e sabato avranno avranno luogo i riti religiosi e le altre iniziative collegate al raduno - convegno  nazionale degli amici del santo francese patrono di Caccuri e di altre centinaia di comuni italiani. 


26/05/2016

E' morta Luigina Squillace


Si è spenta questa mattina, all'età di 85 anni, Lugina Squillace, vedova Lacaria. La notizia mi ha molto rattristato come capita sempre quando ci lascia una persona buona, discreta, gentile come la compianta Luigina, una donna che faceva sempre seguire al saluto un sorriso, atteggiamento tipico delle persone buone e sincere. Voglio far giungere anche con questo mezzo, ai figli, nipoti, generi, nuore e ai parenti tutti le mie più sentite condoglianze.

                                                                                                    Giugno 2016 

02/06/2106

E' morta Mafalda Gigliotti




Si è spenta ieri nelle Puglie, all'età di 95 anni. Mafalda Gigliotti. Ela la seconda figlia di mastro Peppino Gigliotti e di Luisa Caputo. Negli anni '40 a Merano conobbe un giovane soldato pugliese, Cosimo Abate che divenne suo marito e si trasferì con lui  a Sava, in provincia di Taranto, ma ogni tanto faceva qualche visita al suo paese di origine. La ricordo sempre con tanto affetto così come ricordo con affetto il compianto Cosimo che fu il mio primo "fotografo" sin da quando avevo un paio di anni e che da grandicello mi apostrofava col suo:" Peppiciello!". In questo momento di dolore voglio far giungere alla figlia Lucia e ai parenti tutti le mie più sentite condoglianze. 

02/06/2106

Partito il Cantascuola Savino Pasculli




E' partito ieri sera alle 21, nel Centro sociale di Caccuri, il Cantascuola Savino Pasculli, il festival musicale per i fanciulli delle scuole primarie organizzato dalla Pro Loco, intitolato, appunto, all'ideatore di questa kermesse, il compianto Savino Pasculli, indimenticabile cantante caccurese scomparso qualche anno fa che nel lontano 1986 si inventò questa bellissima manifestazione riproposta con successo per qualche anno e poi ripresa dalla Pro Loco e dal suo presidente Gianni Porcelli dopo l' immatura scomparsa del suo inventore. E ieri sera il Cantascuola ha avuto inizio proprio con un omaggio al suo inventore, un interessante e commovente video che ripercorre la carriera musicale di Savino e con l'esibizione dei suoi eredi, Francesco e Orlando che ripercorrono degnamente le orme paterne, poi, dopo la bellissima Stand by me, il celeberrimo pezzo di Ben E, King interpretato fra gli altri da Jhon Lennon e proposto per l'occasione, sia in inglese che nella versione italiana di Celentano,  da Giulia Piccolo e Valentina Gallo, ha avuto inizio la gara tra i piccoli cantanti (13 presenti sul palco) che saranno valutati da una giuria qualificata della quale fanno parte, fra gli altri, il maestro Simone Pasculli e il tenore Cristian Drago. E stasera si replica, mentre la finale è prevista per la serata di sabato 4 giugno. Un saluto commosso e affettuoso a Savino che ci ha regalato questa bellissima manifestazione e un grazie alla Pro Loco e al suo presidente che continuano a macinare eventi . 



06/06/2106

Spettacolo e cultura nella festa di fine anno della Secondaria di Caccuri






Con una bellissima festa nell'auditorium della Scuole di Caccuri e l'esibizione degli alunni della Scuola secondaria di I grado si sono praticamente concluse  le attività didattiche dell'Istituto comprensivo C. Simonetta per l'anno scolastico 2015/16.  Preliminarmente voglio complimentarmi con i colleghi della scuola secondaria per un'importante iniziativa presentata dalla professoressa Maria Fazio, vice preside, che ne ha illustrato la valenza didattico - educativa. Si tratta di un DVD realizzato dagli alunni a conclusione di un progetto didattico intitolato "Giocando s'impara." Sono davvero felice di apprendere che nella mia ex scuola si continua a dare grande importanza didattico - educativa alle attività ludiche  quasi bandite dalle scuole italiane, soprattutto da quella elementare (pardon, primaria) con l'avvento dei pedagogisti delle "tre I", nel mentre si scimmiotta la scuola superiore e si incentivano oltre misura le tecnologie a scapito delle attività umanistiche. Invece proprio la scuola caccurese dimostra girono per giorno,  in modo esemplare, quanto siano importanti, non solo le attività ludiche, ma anche la poesia, la narrativa, la musica. Da anni nelle nostre scuole si organizzano diversi corsi di strumento musicale tenuti da bravissimi  insegnanti che formano generazioni di musicisti caccuresi nel solco di una tradizione plurisecolare. Sono stati proprio questi nostri fanciulli, accompagnati al piano dai loro insegnanti, a dare spettacolo con clarinetti, tromba, fagotto, flauto ed altri strumenti musicali interpretando con una bravura sorprendente pezzi anche molto impegnativi come la stupenda What a wonderful world con una maestria degna del grande Satchmo Armstrong  o la celebre Greensleeves che la tradizione vuole sia stata scritta da Enrico VIII per la futura consorte Anna Bolena. Mi riesce difficile elencare tutti i fanciulli anche perché non bazzicando più la scuola del 2008 non li conosco, ma  li ringrazio di cuore per lo spettacolo offerto e mi complimento con loro e con i loro insegnanti per la maestria e la serietà con la quale si sono esibiti. I maestri Umberto Bassi, Giovanni Oliverio, Riccardo Lorenti ne Simona Procopio hanno fatto davvero un buon lavoro in sinergia col maestro Simone Pasculli, direttore del complesso bandistico G. Verdi di Cerenzia nel quale suonano molti dei fanciulli caccuresi.
  Nel corso della manifestazione la professoressa Fazio ha presentato anche un interessante video sui Sassi di Matera realizzato dai ragazzi a conclusione di un viaggio di istruzione nella "Capitale europea della cultura per il 2019" e una breve storia della Scuola Media di Caccuri dalla sua istituzione nel lontanissimo 19962,  ai giorni nostri. Buone, meritate vacanze agli alunni e ai docenti e in bocca al lupo. 


19/06/2016

Michele ed Elena sposi



  
Michele Lucente, caccurese, fisico nucleare ed Elena Fanelli, giornalista, Docente Social Marketing e insegnante di italiano  presso Ics Ufficio Rifugiati Onlus, si sono sposati ieri mattina nel teatro comunale Valle di Chiaravalle (AN), paese della sposa. Il matrimonio, con rito civile, è stato celebrato dal sindaco della cittadina marchigiana Damiano Costantino in un teatro affollato di amici e parenti degli sposi, molti dei quali caccuresi.
  Elena è figlia del professor Nedo Fanelli, già docente di Sociologia del lavoro presso l'Università Degli Studi di Macerata. 
    Rinnovo ai miei splendidi cuginetti gli auguri più affettuosi di lunga, felice e serena vita coniugale e i saluti ai genitori della sposa e a quelli dello sposo, i miei carissimi cugini Antonio Lucente e Maria Marino.  Ragazzi, siamo tutti orgogliosi di voi. Un abbraccio caloroso. 


26/06/2016

Una pagina di storia dell'automobile



  
E' una pagina di storia dell'automobile quella che abbiamo potuto "leggere" questa mattina in viale Convento in occasione del "Raduno di auto d'epoca - Un viaggio fantastico dei castelli calabresi" organizzato in collaborazione con la locale Pro Loco.
Davanti a una Chiesa della Riforma tirata a lucido per la cerimonia delle cresime che si è svolta quasi in contemporanea, erano parcheggiate una quindicina di auto d'epoca tra le quali una delle prime Fiat 1100, probabilmente la più vecchia, qualche Alfa Romeo prodotta dalla storica fabbrica napoletana poi trasferitasi ad Arese e una Austin Healey Sprite, uno spyder spartano, come l'ha definito il proprietario, ma dalle ottime prestazioni. E ancora la 600 Abarth e una delle prime Fiat 500. 

 

29/06/2016

Maria Loria quinta centenaria caccurese



  Lo scorso 21 giugno la signora Maria Loria in Alfieri ha festeggiato il secolo di vita. A nome mio e della mia famiglia formulo alla signora Loria i più affettuosi auguri e colgo l'occasione per salutare calorosamente il mio amico Antonio Alfieri e ringraziare il nipote Giuseppe Raimondo per avermi messo al corrente del lieto evento.
  La signora Loria è la quinta centenaria caccurese assieme a Maria Rosaria Perri (103 anni), Maria Francesca Demme (102 anni), Maria Antonia Falbo (100) e Filomena Fazio (vivente), mentre altre tre caccuresi, Caterina Belcastro, Giovannina Aiello e Annina Ciampà hanno sfiorato l'obiettivo mancandolo per qualche mese

Auguri di cuore. 

                            
                                                                                                            
Agosto 2016 

06/08/2016

            Grande partenza del Premio Caccuri
Pino Aprile e Mimmo Cavallo presentano "Carnefici"


    E' partita veramente alla grande, ieri sera sul sagrato della chiesa di Santa Maria delle Grazie, l'edizione 2016 del premio Caccuri con un prologo interessantissimo: la presentazione i "Carnefici", l'ultima fatica dello scrittore meridionalista Pino Aprile, autore di best seller come "Terroni", "Giù al Sud", Il Sud puzza", "Mai più terroni" e altri ancora. Spalla eccezionale dello scrittore pugliese il cantautore conterraneo Mimmo Cavallo uno dei primi artisti impegnati sul tema del meridionalismo, forse il primo in assoluto come gli ha giustamente dato atto Pino Aprile, che ha riproposto con la grinta di sempre  alcuni pezzi del suo bellissimo album "Quando saremo fratelli uniti" senza dimenticare, ovviamente, il suo primo "urlo disperato" di meridionale oppresso, la celeberrima "Uh, mammà." A stimolare i due con domande stringenti, intelligenti e puntuali un altro  pugliese, il giornalista Gianluca Coviello, addetto stampa del Premio Caccuri. E' stata proprio una di queste domande a dare il la a Pino Aprile per dimostrare ampiamente come la tanto decantata liberazione del sud e la conseguente Unità d'Italia non furono altro che un orribile genocidio, una serie di atti volti a cancellare, non solo fisicamente, il popolo meridionale con le centinaia di migliaia di fucilazioni, assassini e deportazioni, con le centinaia di paesi incendiati e distrutti, gli stupri, le violenze di ogni genere, ma anche e soprattutto la cancellazione dell'identità meridionale attraverso l'abolizione delle leggi del regno e la loro sostituzione con quelle sabaude, la chiusura di scuole e università e di ogni attività produttiva: dalle officine di Pietrarsa alle ferriere di Mongiana, l'incameramento dei beni ecclesiastici e altri provvedimenti con i quali si fece terra bruciata dell'antico regno del Sud. Tutto ha fatto si che non si realizzasse una vera unità che non esiste neanche oggi, dal momento che c'è ancora una parte del Paese nella quale si possono percorrere in treno 700 chilometri in due ore e mezza e una nella quale per fare 300 chilometri si impiegano quasi 7 ore, Che fare, dunque per uscire da questa situazione e risolvere questi problemi  ha chiesto puntualmente Gianluca Coviello all'autore? E qui Pino Aprile ha chiarito come solo attraverso la conoscenza precisa dei fatti storici e la condivisione del dolore (comune doglianza)  si possa insieme, cittadini del Nord e cittadini del Sud superare le divisioni e mettersi a lavorare per creare finalmente una vera unità e ha citato in proposito l'episodio del sindaco di Vicenza, città nella quale ogni anno si deponeva una corona di fiori sulla lapide di Pier Eleonoro Negri, l'ufficiale veneto che ricette la medaglia d'oro per aver distrutto Pontelandolfo e Casalduni, due paesi della provincia di Benevento, dopo aver massacrato migliaia di cittadini inermi, fatto uccidere centinaia di donne dopo averle  stuprate  davanti agli occhi dei loro figli e dei loro mariti, incendiato le case. Il primo cittadino della città del Palladio,  venuto a conoscenze di questi orribili misfatti, si recò qualche tempo fa a Pontelandoflo per inginocchiarsi di fronte al dolore degli abitanti di quel paese e chiedere scusa a nome della sua città nella quale oggi esiste una piazza intitolata a Pontelendolfo. 
   Dopo la puntuale, appassionata disamina dei fatti da parte dell'autore, vi sono stati alcuni interventi del pubblico presente che hanno evidenziato la necessità di approfondire la conoscenza di questi fatti  per favorire una presa di coscienza dei meridionali  dei soprusi subiti e della necessità di porre fine alle attuali ingiustizie di un paese a due velocità. Tra i suggerimenti venuti dal pubblico anche una proposta dell'autore di queste brevi note tesa a favorire la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i tanti ricercatori sparsi in tanti piccoli paesi della nostra zona per arrivare, tutti insieme, a ricostruire la storia di tanti massacri perpetrarti anche nei nostri paese come la distruzione di Cotronei, il sacco di Belvedere Spinello e altri misfatti. 

07/08/2016

  
Grande serata di musica popolare la Premio Caccuri




     Proseguono come da calendario le iniziative del V Premio Caccuri organizzato dall'Accademia dei Caccuriani.  Ieri sera è stata la serata dedicata alla musica popolare, una serata grandissima che ha visto protagonisti grandissimi musicisti come Fulvio Cama che nell'occasione ha presentato il disco Agorà del cantastorie, Nando Brusco, bravissimo interprete di canzoni popolari che si accompagna col tamburello, Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo, un gruppo di ragazze tutte bravissime musicisti e un ospite eccezionale come il maestro Otello Profazio, un ricercatore e un artista che in oltre cinquant'anni di carriera ha dato lustro, decoro e dignità alla canzone popolare già in epoca pioneristica quando in tanti si vergognavano, come succede ancora oggi, di usare il dialetto. Artisti bravissimi, eccellenti musicisti, ma molto bravi anche nella selezione dei brani e di pezzi proposti che, in quasi tre ore di spettacolo ci hanno presentato uno spaccato assai vario e vasto della tradizione musicale calabrese. Incredibile la grinta, il fascino,  la capacità "ammaliatrice", la voglia di divertire e divertirsi del maestro Profazio che, assieme alle canzoni popolari calabresi, ha riproposto alcuni suoi vecchi cavalli di battaglia che pare siano stati scritti in questi giorni come la celebre Ca si campa d'aria, una denuncia spietata dell'abbandono e del degrado di un Mezzogiorno che non è mai stato in cima ai pensieri dei governi nazionali, la feroce e satirica Governu talianu e la sua più bella canzone, Amuri Amuri dal film L'Amante di Gramigna di Carlo Lizzani ispirato alla noia novella verghiana. 
Nel corso della serata sono stati premiati anche la compagnia vincitrice della rassegna teatrale dialettale organizzata da Anna Calfa e i vincitori del concorso di poesia dialettale U. Lafortuna, entrambi promossi dell'Accademia dei Caccuriani nell'ambito del Premio Caccuri. Per la poesia il primo premio è andato alla poesia "Guarda 'u mari" della concittadina Emilia Pasculli, mentre al secondo posto si è classificata la poesia "Corso Butera" del poeta siciliano Vincenzo Aiello. 

08/08/2016

Quello che le donne di Maria Stella Marino dicono



   Quello che le donne non dicono, "quelle parole che restano con noi", quelle "farsi da bambina che nessuno ascolterà" tutto questo lo possiamo leggere nei volti pensosi, dolcissimi, trasognati o smaliziati delle donne di Maria Stella Marino, la bravissima "Rirì" che da anni disegna figure femminili con i pastelli colorati, con la sua tecnica collaudata e perfetta, disegni  nei quali trasfonde i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue trepidazioni, le sue incertezze, ma anche le certezza, le angosce e la serenità, sentimenti spesso contrastanti, insomma tutto il suo animo per cui Marisol, Astrid, Corinne, e le altre decine di donne finiscono per mettere a nudo la personalità di un'artista sensibile e delicata che ama le sue creature come se stessa.
  Sono queste le sensazioni  che abbiamo provato visitando la sua piccola mostra allestita nei giorni scorsi in una sala del castello di Caccuri in occasione della Kid's Festa, sensazioni che avevamo già percepito in occasione di una mostra nel cinema teatro Apollo di Crotone o visitando la mostra permanente delle opere di Maria Stella presso la Drummeria di Crotone.  Un cenno particolare meritano anche l' abbigliamento delle donne disegnate,  l'accostamento perfetto tra volto, vestito e gioielli o ninnoli, note musicali sempre perfettamente intonate che fanno pensare, oltre che a una bravissima ritrattista, anche a una vera e propria stilista. Vale davvero la pena seguire il percorso artistico e il lavoro costante e appassionato di questa brava artista crotonese. 

13/08/2016

Le Notti battenti: un successo


  Con la scoppiettante esibizione dei Giganti di San Costantino Calabro che,  partiti danzando al ritmo travolgente dei tamburi dal piazzale del convento hanno raggiunto via Salita Castello trascinandosi dietro un centinaio di persone entusiaste e la vittoria del Tr'io e voi si è chiusa ieri sera la prima edizione delle  Notti battenti, la tre giorni di musica popolare organizzata dalla Pro Loco di Caccuri destinata a diventare una iniziativa a calendario fisso per fare il punto sullo stato della musica popolare, sulla sua evoluzione e sul suo futuro vista anche come formidabile strumento di indagine dialettologica, antropo - etnografico e storica nel solco dell'insegnamento di studiosi come Ernesto De Martino e Roberto De Simone. 
   Le gigantesche statue di Mata e Grifone, la bella donna calabrese o siciliana o catalana, a seconda dell'ambientazione della storia, e il guerriero moro Grifone convertito al cristianesimo dalla donna che tenta di rapire, ma della quale si innamora, hanno attirato l'interesse e la curiosità di grandi e piccini, quest'ultimi inizialmente timorosi  spaventati, poi sempre più affascinati dai giganti buoni fino a diventarne amici,  hanno stimolato la curiosità di molte persone che hanno voluto conoscerne la storia, una storia difficile da ricostruire e raccontare proprio per le numerosissime leggende fiorite attorno ai due personaggi alcune delle quali ci riportano anche alla fondazione di Messina identificando nei due  Saturno egizio e la moglie Rea o Cibele che fondarono la città dello Stretto.
   La serata ha visto poi l'esibizione di due ottimi gruppi musicali  il Tr'io e voi, appunto, risultato poi vincitore e i Sazeri musica agricola, entrambi formati da ottimi musicisti che hanno dato vita a uno spettacolo colto e coinvolgente che ha tenuto la gente in piazza fin quasi all'una di notte. La vittoria, come già detto, è andata al Tr'io e voi che ha proposto una musica popolare un po' più innovativa, dinamica, al passo con i tempi, che affonda comunque nella tradizione rispetto a quella bellissima, bene eseguita e riproposta anche con l'uso di molti strumenti della tradizione musicale popolare,  ma un po'  più ancorata al passato anche nei ritmi e negli arrangiamenti. Una valutazione della giuria che non ha convinto molto i componenti del gruppo arrivato secondo che per bocca di uno di loro ha innescato una piccola polemica pubblica prontamente rintuzzata e deplorata dal folto pubblico presente che evidentemente era in sintonia con la giuria. Peccato perché altri artisti di altri gruppi non selezionati nel corso delle due serate hanno correttamente assistito allo spettacolo e alla premiazione senza nulla eccepire come dovrebbe essere nella prassi corrente di ogni competizione. Al di là di queste piccole incomprensione l'idea di Gianni Porcelli, supportata da gente che di musica popolare se intende davvero come Giovanni Spatafora e Vincenzo De Franco e dalla collaborazione di tanti altri amanti di questo genere musicale vera a propria miniera per ricercatori e storici delle tradizioni, appare sicuramente un'idea vincente. 

Tr'io e Sazeri finalisti delle Notti battenti

Il tr'io e  voi e Sazeri  musica agricola sono i due gruppi che si contenderanno questa sera la vittoria nella prima edizione delle Notti battenti, la tre giorni di musica popolare organizzata dalla Pro Loco di Caccuri che ieri sera ha incassato gli elogi del presidente provinciale dell'UPLI per l'ottimo lavoro di Gianni Porcelli e di tutti gli altri soci capaci ogni anno di organizzare una lunga serie di eventi che coinvolgono la popolazione di Caccuri e dei paesi viciniori contribuendo a mantenere vivi e "vivaci" nostri piccoli centri.
   Ieri sera sul palcoscenico naturale di via Salita Castello, sui gradini che portano alla chiesa Madre, con alle spalle l'artistica fontana pubblica del 1904 si sono esibiti  tre gruppi davvero eccezionali; i Sazeri musica agricola, tre musicisti capaci di utilizzare diversi strumenti della tradizione popolare, i Blu sud, una coppia di artisti che, fra l'altro, ha fatto dell'ottimo teatro canzone con una ragazza di una bravura incredibile e infine tre ragazzi di Verzino anche loro molto bravi.  Dev'essere stato davvero difficile per la giuria tecnica presieduta da Eugenio Marino, autore del volume Andarsene sognando, l'emigrazione italiana attraverso la canzone d'autore e popolare,  e formata tra gli altri da musicisti "di lungo corso" come Giovanni Spatafora, Vincenzo De Franco, Domenico Secreto e Daniele Rugiero selezionare i due finalisti perché come ha tenuto a sottolineare pubblicamente poco dopo Federico Vaccaro, il bravo e simpatico fisarmonicista del Tr'io e voi, gli artisti sono stati davvero tutti bravissimi, nessuno escluso. Gli artisti, ma anche il pubblico che alla fine si è scatenato in una vorticosa tarantella, i ragazzi della Pro Loco e il presidente Porcelli hanno dato vita a una serata davvero bella e all'insegna dell'amicizia e della stima e del rispetto reciproco, soprattutto tra i musicisti che, senza minimamente badare alla competizione, hanno applaudito a lungo i colleghi, cantando ballato al suono dei loro brani finendo poi per mischiare voci, strumenti, brani in una sorta di abbraccio collettivo di quelli che rinsaldano i rapporti di amicizia, l'affetto e la voglia di divertire e divertirsi senza invidie o diffidenze. E stasera chiusura alla grande con la sfilata dei Giganti di Limbadi, nuovi canti e la proclamazione del groppo vincitore sempre nel magico scenario della Salita castello gustando le specialità gastronomiche preparate dai magici ragazzi della Pro Loco.  
    

Notti battenti ai piedi del campanile


   Debutto alla grande, ieri sera, nella suggestiva cornice di via Salita Castello, ai piedi del campanile della chiesa di Santa Maria delle Grazie,  delle Notti battenti, la tre giorni  musicale organizzata dalla Pro Loco di Caccuri, un progetto di recupero e promozione della musica popolare. La musica popolare, come dimostrato ampiamente da di Ernesto De Martino, celebre antropologo ed etnologo  del secolo scorso e dalla sua equipe di ricercatori, favorisce e concorre alla ricerca e all'approfondimento della conoscenza in una serie vastissima di campi: dalla dialettologia al canto narrativo, dalle attività lavorative spesso scandite da particolari canti e ritmi, alle tradizioni e ai riti religiosi, alla lotta politica, alla guerra, alle lotte bracciantili e via dicendo. Promuovere la musica popolare significa quindi ampliare conoscenze e fare cultura alternativa che ci consente di riappropriarci della cultura popolare nella sua vera essenza.
  Nel corso di questa prima serata si sono esibiti due gruppi in concorso, il gruppo Tr'io e voi composto dai musicisti Francesco Manfreda e Federico Vaccaro e dalla bravissima cantante Vanessa Parise di Papanice e un gruppo  di Strongoli composto da quattro musicisti. Stasera si affronteranno altri tre gruppi in vista della finale di domani sera che sarà preceduta dalla sfilata de "I Giganti" di Limbadi, le gigantesche statue di cartapesta che si ispirano alla leggenda di Mata e Grifone fondatori della città di Messina. I gruppi in gara saranno  valutati da una giuria di esperti presieduta da Eugenio Marino.

15/08/2016

Giornata storica per la chiesa caccurese



  Di questi tempi si fa spesso abuso dell'aggettivo "storico" usato a sproposito per definire qualsiasi bazzecola si intenda enfatizzare, ma quella di oggi per Caccuri è stata davvero una giornata storica.  
Tranquilli, nessuna "partita del secolo" o sciocchezze di questo tipo, ma qualcosa di ben più importante. Facciamo un passo indietro.
  In una triste notte dei primi anni '60 (c'è chi dice in due notti) vennero trafugati dalla Cappella del SS. Rosario una quindicina di quadri che raffiguravano i misteri Glorioso, Doloroso e Gaudioso gettando nella costernazione la popolazione del paese. A distanza di oltre cinquant'anni non sono stati ancora ritrovati e probabilmente non lo saranno mai, ma, da oggi la minuscola chiesetta caccurese, uno dei più significativi esempi di arte tardo barocco della Calabria, mostra orgogliosa ai visitatori una nuova, splendida collezione di quadri opera del caccurese Mario Quintieri. 
   Pittore, musicista, brillante scrittore, pedagogista, dirigente scolastico e psichiatra, Mario è uno di quegli uomini illustri dei quali Caccuri va giustamente orgogliosa e oggi ne abbiamo tutti un motivo in più avendo con la sua arte e la sua generosità arricchito ulteriormente il nostro già ricco patrimonio artistico e culturale.
  Co artefice di questo miracolo l'infaticabile Luigino Ventura, presidente della Fondazione Terzo millennio da anni impegnato nella  lodevole opera di recupero delle chiese caccuresi. 
  I quindici quadri che riproducono i tre misteri sono stati oggi donati ufficialmente alla Fondazione per essere collocati nel tempietto edificato nel XVII secolo anche grazie all' intraprendenza di don Antonio Cavalcante, figlio del duca di Caccuri e cavaliere gerosolimitano, nel corso della solenne messa dell' Assunta celebrata per l'occasione dall'ex parroco di Caccuri don Girolamo Ronzoni e vice presidente della Fondazione,  alla presenza del sindaco Marianna Caligiuri in veste ufficiale e che ha ringraziato l'artista e la Fondazione. E' stata quindi la volta del prof. Silvio Mastrocola docente dell'Università Sant'Orsola Benincasa che ha svolto una piccola relazione sull'istituzione del Rosario. 
  Si tratta di oli su tele di pregevole fattura dai quali traspaiono il dolore, la sofferenza, ma anche la gioia e la gloria del Cristo e della Vergine, sentimenti che si mescolano e si armonizzano così come il pittore ha saputo armonizzare toni e colori di questi picocli grandi capolavori. 
  A  questo punto sento il bisogno di ringraziare, anche a nome dei caccuresi, Mario Quintieri per la sua generosità, Luigi Ventura pe la sua opera indefessa. don Girolamo Ronzoni sempre legato a Caccuri e il sindaco Marianna Caligiuri che oggi rappresentava tutti noi. 

Qui di seguito il video completo della cerimonia

                                                                                        

                                                                              
 E' morto a Milano Rosario Loria


 Si è spento nei giorni scorsi a Milano, all'età di 73 anni, il nostro compaesano Rosario Loria. Figlio di Pietro Paolo Loria e di Clarice Marullo, era nato a Caccuri nel 1943, ma nei primissimi anni '70 si trasferì definitivamente a Milano. Oltre che amico e figlio di famiglia di cari amici, Rosario, con la sua famiglia, fu per qualche anno mio vicino di casa avendo abitato nella I Traversa Vittorio Veneto, proprio di fronte l'ingresso della mia abitazione. I funerali saranno celebrati a Milano martedì 30 agosto. Nell'occasione voglio far giungere ai familiari, al fratello Enzo e ai parenti tutti le mie più sentite condoglianze. 

 


                                                                                             
Ottobre 2016 
              
Si è spento Pasquale Pisano

      
 Ho appreso con doloroso stupore la notizia della prematura scomparsa dell'amico Pasquale Pisano che si è spento questa mattina all'età di 59 anni. 
   Pasquale era una persona buona che si distingueva, come molti della sua famiglia, per la pacatezza, l'educazione e la generosità, oltre che per la sincera amicizia che caratterizzavano i suoi rapporti con tutti i concittadini. Ogni volta che incontravo questa persona umile e riservata provavo un immenso piacere a scambiarci qualche parola, anche perché facevo tesoro della sua saggezza. Quando si spegne una persona come Pasquale è davvero una grave perdita per tutto il paese.
 In questo momento di grande dolore sono vicino ai suoi familiari, ai fratelli e alle sorelle, ai nipoti e ai parenti tutti.
I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. 
                        

11/10/2016

  E' morto Domenico Falbo (Micuzzu 'u sinnacu)

Ho appreso solo nella tarda serata di ieri la dolorosa notizia della scomparsa del carissimo amico Domenico Falbo che si è spento ieri mattina a Crotone dove risiedeva da molti anni. 
   Conoscevo da sempre il caro "Micuzzo", un gigante, a dispetto del diminutivo col quale lo chiamavamo tutti, un "gigante buono", un uomo umile, cortese, gentile e affettuosissimo. Ero legato a lui, ma anche a tutta la sua famiglia, al padre, il caro compagno Salvatore Giuseppe, sindaco di Caccuri dal 1948 al 1952 e poi vice sindaco dal 1952 al 1970, ma anche e soprattutto al fratello Franco, mio compagno di scuola alle medie e alle superiori, al compianto Totò, a Rocco, a Peppina e a Cenzinella, un'amicizia sincera cementata nei decenni. 
   L'ultima volta che ho incontrato questo indimenticabile amico è stato nell'ospedale di Crotone dove avevo accompagnato mia moglie per controlli medici di routine e fui davvero felicissimo di scambiare due chiacchiere con quest'uomo speciale, calmo e delicato fin nel timbro della voce, premuroso, e affettuosissimo. Un vero amico.
   I funerali saranno celebrati questo pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Paolo a Crotone, poi la salma sarà trasferita a Caccuri verso le 17 per essere tumulata nella tomba di famiglia.
  In questo momento di grande dolori sono particolarmente vicino ai figli, Giuseppe e Carolina, all'amico Franco, a Rocco, alle sorelle e ai parenti tutti.
   Addio, Mico, e grazie per essermi stato fraterno amico

Celebrata la Festa d'autunno nel Borgo



Celebrata ieri sera, nella bellissima cornice del centro storico di Caccuri, l'edizione 2016 della ormai tradizionale Festa autunnale del borgo organizzata dalla Pro loco per far vivere questo nostro paese anche nei mesi autunnali che sono i più tristi e noiosi per un paese che continua a spopolarsi e nel qual si incontrano sempre meno giovani. Questo è forse il più grande merito dei ragazzi dell'associazione e del presidente Gianni Porcelli che in paese ci vivono e spendono la loro esistenza. Molti gli stand degli espositori; alcuni delle Pro loco della zona, altri di aziende del luogo e un paio di mostre d'arte come quella del pittore Mario Carmelo Caterisano all'interno dei locali comunali del palazzo ducale dei Cavalcante. 
Squisiti i piatti e i manicaretti preparati da Dora Sganga del ristorante La Roccia e da Daniele Bonasso, i primi  a base di funghi, i secondi a base di cinghiale, le caldarroste  e i pop corn di Gianni Sganga e Anna Calfa. le patatine fritte. Una bella festa allietata dalla musica di due gruppi folk in una bella serata dell'autunno caccurese. Complimenti agli organizzatori.

Il Segretario nazionale di Unione Mediterranea a Caccuri



 
Pierluigi Peperoni, secondo da destra nella foto, napoletano, segretario nazionale di Unione Mediterraneo, ha visitato ieri sera la Festa d'autunno nel Borgo caccurese insieme al segretario  del Circolo Unione mediterranea Antonino Scopelliti di Botricello, Franco Falbo e a un gruppo di militanti dello stesso movimento impegnato da anni per il riscatto del Mezzogiorno, colonizzato dai Savoia e dai governi post unitari e penalizzato e lasciato nel degrado e nell'abbandono anche dai governi repubblicani. 
   Unione Mediterranea che vanta una discreta presenza organizzata anche nella nostra regione, è attualmente attivamente impegnata, come molte altre forze democratiche, nella campagna referendaria per il NO al REFERENDUM sullo stravolgimento della Costituzione  contrabbandato per riforma e che, in caso di malaugurata vittoria del Si, penalizzerebbe in modo ancor più pesante e irrimediabile le regioni meridionali alle quali verrebbe sottratto definitivamente anche quel po' di autonomia che ancora, proprio grazie alla Costituzione vigente, conservano.  Purtroppo, i recenti comportamenti dei governi centrali, soprattutto di quello in carica in materia di adozione di poteri sostitutivi non lasciano presagire nulla di buono. Per questo non un solo voto meridionale deve andare sprecato o utilizzato per un SI che sarebbe la nostra rovina. 
Chi volesse leggere il documento
sul referendum di UM può farlo cliccando il link sottostante: 
IL NO AL REFERENDUM DI UNIONE MEDITERRANEA

                                                                                      DICEMBRE 2016

Anche Caccuri ha detto un bel NO



Anche Caccuri ha detto NO alla riforma boschiva della Costituzione, un NO chiaro e inequivocabile che va oltre il dato nazionale. I caccuresi hanno bocciato la sciagurata proposta con 547 voti pari al 66,15% mentre il Si si è fermato a 280 pari al 33,85% dei voti espressi. A recarsi alle urne, nei due seggi del capoluogo e in quello di Santa Rania sono stati 827 elettori che, considerato il periodo, a pochi giorni delle vacanze natalizie  e che molti elettori che  si trovano sparsi per le varie scuole ospedali, uffici del nord non se la sono sentita di scendere a casa per votare per poi rientrare in sede e ripartire dopo un paio di settimane, anche perché  con la chiusura dell'aeroporto Sant'Anna e la soppressione dei treni, gli unici mezzi per tornare a casa sono l'auto privata o i bus di linea, a meno che uno non se la voglia fare a piedi, non sono poi pochi. Quando ci si scandalizza per l'astensione degli elettori meridionali bisognerebbe tenere conto anche di queste cose. 



17/12/2016

La Storia e le Istituzioni di Roccabernarda: un libro da leggere e studiare




E' stato presentato ieri sera, in un'affollatissima sala teatro del Centro Polivalente di Roccabernarda il volume "Roccabernarda - Storia e Istituzioni" curato dal dott, Rocco De Rito, Dirigente Medico dall'Azienda Sanitaria Provinciale, edito da Ideaprint.
Si tratta di una corposa ricostruzione della storia dell'importante centro del Marchesato scritto a più mani da dieci autori, l'archeologa Marilisa Morrone, che ha trattato le origini del borgo, il prof. Antonio De Rito che si è occupato della tradizione, il presidente del Centro Studi Cornelio Pelusio di Altilia e Socio della Deputazione di Storia Patria dott. Francesco Lopez che ha trattato il Monachesimo Italo - Greco e il Monachesimo latino, lo stesso curatore Rocco De rito che ha illustrato l'antico costume  della "Rocca di Tacina", il professore Pietro Dalena, ordinario di Storia Mediovale presso l'Università della Calabria che ha ricostruito "La vicenda politica e religiosa di Roccabernarda tra X e XIX" secolo, il sociologo e ricercatore storico Andrea Pesavento e lo storico Giuseppe Tallarico che hanno trattato l'Età moderna, lo storico e letterato prof. Ulderico Nisticò che ha ricostruito la storia delle Glorie di Rocca, gli uomini illustri di questo borgo, il prof. Francesco Cosco, anch'egli Socio della Deputazione di Storia Patria, che ha ricostruito la Storia del Territorio e lo storico locale Giuseppe Marino (autore di queste note) che ha trattato "La Grande catastrofe", ovvero la ricostruzione della storia del terremoto del 1832 che provocò la morte di 34 abitanti della cittadina.  Uno strumento prezioso di conoscenza e di studio, il primo per Roccabernarda, della storia e dell'importanza politica, economica e culturale di uno dei territori più vivi e più attivi nei trascorsi millenni, spesso al centro della cultura e della storia del continente europeo e dei  paesi del Mediterraneo.